giovedì 14 luglio 2011

30 anni e non sentirli…

Lunedì Fabio ha compiuto 30 anni: una tappa importante!

Per festeggiare degnamente abbiamo organizzato una festa a sorpresa con amici e parenti…

Foto, sfocata, dell’arrivo del festeggiato (e meno male che non avevo ancora bevuto!)

IMG_1045Una parete era rivestita con tutte le foto più strane scattate a Fabio nel corso degli anni..IMG_1050

I nostri amici avevano ben chiaro l’obiettivo della serata (non raggiunto… ma ci siamo andati vicino!)

IMG_1054Non potevamo esimerci dal ricordare un altro trentesimo compleanno “eccellente” di pochi giorni fa…IMG_1153Spegnere 30 candeline richiede un gran fiato…IMG_1061Nel caso qualcuno avesse dei dubbi sull’età del festeggiato cartelli stradali sparsi ovunque lo segnalavano chiaramente…IMG_1055Il “tema” dei regali era “ieri, oggi, domani”

Una bottiglia di Brunello del 1981 per il IERIIMG_1090Una Smart box per trascorrere due giorni insieme per l’OGGIIMG_1098Una poesia e un quadernino per gli appunti per il DOMANIIMG_1101

La poesia mi piace talmente tanto che ve la riscrivo (forse mi piace perchè fra meno di trenta giorni compirò anch’io trent’anni..)

Sarai un fantastico trentenne… E non lo dico per dire, perché tutti possono avere 30 anni, ma essere trentenni, beh, è un’altra cosa. E non è da tutti.
Perché avere trent’anni significa avere delle responsabilità, ma non come le vedi tu: significa avere gli strumenti per essere delle persone vere.
Avere trent’anni significa avere i mezzi economici che un lavoro ti garantisce, ed avere ancora le energie per assecondare le proprie passioni.
Perché i trentenni hanno quell’ironia sarcastica che è solo figlia di volti visi e facce incontrate.
Perché i trentenni hanno quel senso pratico da cartone animato, che li porta a risolvere i problemi fingendo di ignorarli.
Perché sono uomini. Non più ragazzi, uomini. E per noi donne, le due parole hanno accezioni completamente diverse, te lo assicuro. E quella cifra iniziale, così insignificante di per sé, per noi vuol dire tantissimo.
Vuol dire avere ancora l’entusiasmo dei bambini nel seguire l’istinto, ma avere anche la bussola degli adulti nel percorrere la strada.
Vuol dire avere ancora un mucchio di sogni da raggiungere, ma sapere che hanno lo stesso valore di quelli degli altri, e che, come i loro, possono andare in frantumi.
E comunque sapere, perché è già accaduto, che se anche capiterà di camminarci sopra a piedi nudi, non per questo disimpareremo a correre. Che ci piaccia o no.
Vuol dire avere ancora ideali in cui credere, e non confonderli con i Progetti.
Adoro dei trentenni l’euforia consapevole. Perché a trent’anni l’entusiasmo è vero, spontaneo, e non corollario della scoperta.
A trent’anni l’amore è cosciente, e non frutto di inaspettati cortocircuiti emotivi.
A trent’anni il rispetto per la famiglia è convinto, e non dovuto.
A trent’anni l’allegria è apprezzata, e non ricercata attraverso avventure funamboliche.
A trent’anni gli amici sono stimati, e non adorati.
A trent’anni, se sei fortunato, ti abitui a te stesso, e finalmente ti accorgi anche di tutto quello che ti sta intono. E gli altri diventano interessanti.
Perché sarà bello, sai, averli tutti, questi trent’anni.
Avere l’opportunità di assumerti la responsabilità della tua vita, quando sta a te decidere se nasconderti o meno. E se anche lo fai, mamma non verrà a stanarti.
A trent’anni sei abbastanza uomo da far felice una donna, e troppo spaesato per renderla davvero infelice.
A trent’anni hai ancora voglia di farti una partita a beach volley, e ancora sufficiente testosterone da apprezzare una fanciulla a bordo campo a lanciarti occhiate.
E probabilmente altrettanto cervello per capire se vuoi tornare da una compagna trentenne che legge un libro sotto l’ombrellone.
Perché solo i trentenni possono sentirsi più grandi dei giovani, senza sentirsi vecchi.
E solo i trentenni hanno il diritto di giudicarli, perché sono gli unici ad essere obiettivi, ancora senza rimpianti e ormai senza ansia da prestazione.
I trentenni hanno finalmente l’occasione di avere opinioni ponderate, frutto delle idee, non delle disillusioni né delle assemblee autogestite.
Perché avere trent’anni significa avere il dovere di insegnare, anzi no, dimostrare, che nulla ferisce mortalmente, ma anche che nulla scorre senza incidere.
Che il passato se n’è andato e lo abbiamo perso, ma siamo sopravvissuti. Anche quando un addio ci aveva convinti che non ci saremmo svegliati, il giorno seguente.
Che niente è per sempre. Purtroppo o per fortuna.
Perché dai trentenni mi aspetto l’incoscienza di credere nella felicità e l’autorità per confermarlo.
E tu hai tutte le caratteristiche per essere uno splendido trentenne
E anche per rimanere trentenne per i prossimi 50 anni.

Ancora Buon Compleanno Amore!

A presto!
Chiara

3 commenti:

  1. una dedica stupenda!!!!!!!! fortunato il tuo lui ad avere una donna speciale come te...auguri di cuore ad entrambi...lory

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  2. Bellissimo questo post!!
    un abbraccio

    francesca

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Semplicemente... grazie!