Oggi vi racconto una storia, un po’ triste a dir la verità, ma comunque bella…
La storia inizia nel lontano mese di gennaio (o forse ancora prima) quando confabulando con don Roberto (il curato dell’Oratorio di Calolzio, nonché un Amico) inizia a prendere corpo l’idea di realizzare un sogno a lungo tenuto nel cassetto: percorrere a piedi un tratto del Cammino di Santiago de Compostela, per la precisione 190 Km da Villafranca del Bierzo a Santiago appunto.
Per chi non lo conoscesse: il Cammino di Santiago è uno dei più antichi cammini di pellegrinaggio che con diversi percorsi, tra cui il più famoso è il cammino Francese, attraversa la Spagna per arrivare a Santiago dove sorge la basilica con la tomba dell’apostolo Giacomo (maggiori info su http://www.pellegrinando.it/ )
L’idea di intraprendere questo viaggio c’era da tantissimo, finalmente avevo trovato un compagno di viaggio e poi, dopo una ricerca tra una ristretta cerchia di amici, altri tre: Fabio (my love), Chicca e Luca.
Trascorrono i mesi, si parla tanto, si studiano guide, si cerca materiale, si parla con don Roberto che ha già percorso una parte del cammino prima di arrivare a Calolzio e quindi sarà la nostra guida esperta…Il sogno sembra sempre più vicino ma, a giugno, il primo intoppo: causa test di ammissione all’Università Chicca e Luca danno forfait!
Siamo rimasti solo in tre: cosa facciamo? Si va? Certo che si va!!!
Il 04 giugno, in casa del Don, mentre fuori imperversa la festa dell’Oratorio e mille persone vanno avanti e indietro, finalmente prenotiamo il viaggio… Altro che i pellegrini medioevali che partivano senza sapere se sarebbero tornati!!! Noi prenotiamo non solo l’aereo ma persino gli autobus scegliendo i posti (potenza del web!)
Passa un mese, si consulta altro materiale, si inizia ad andare a camminare in montagna per farsi le gambe e il fiato, si compra l’attrezzatura (per due settimane dovremo portare tutta la nostra vita sulle spalle in uno zaino che speriamo di far passare come bagaglio a mano… arg!)
Passa un altro mese, mini riunione con cena a casa del Don (nostro punto di ritrovo strategico) per definire le ultime questioni logistiche. Tutto ok: si parte il 20 agosto!!!!
E qui arriva la parte triste della storia…
Sabato 16 agosto ricevo una delle più brutte telefonate della mia vita: don Roberto è malato, polmonite atipica, e quindi non può partire…
Mi viene da piangere… Siamo rimasti solo in due: cosa facciamo? Si va? Certo che si va!!!
Io e Fabio soli, all’avventura.
Finalmente arriva il gran giorno, mercoledì 20 agosto.
Lo zaino è pronto.
Causa disguidi vari, che alla luce di quanto successo dopo sono nulla, partenza all’ora di pranzo per prendere il treno che ci porterà all’aeroporto. Sul treno un po’ di paura c’è: riusciremo a camminare per tutti quei chilometri? E gli ostelli come saranno? Ma la felicità è troppo grande per lasciarsi spaventare da queste cose.
Siamo in aeroporto… il volo è un po’ in ritardo… mannaggia! Speriamo di riuscire a prendere la coincidenza con l’autobus a Madrid!… suona il telefono… Renata ci informa che a Madrid è successo un terribile incidente aereo… volo cancellato… rientro a casa a tarda notte… un sogno svanito…
È durato poche ore ma è stato comunque bello… È stato bello sapere che Fabio sarebbe partito con me per questo viaggio anche se in realtà non era la sua vacanza ideale…. È stato bello pensare di poter trascorrere qualche giorno con don Roberto che tra poco lascerà Calolzio e non rivedremo per chissà quanto tempo… È stato bello credere anche se solo per poche ore che uno dei miei sogni si sarebbe realizzato…
La tristezza è tanta ma bisogna pensare a quelle povere persone che stavano anche loro partendo per un viaggio, magari tanto a lungo sognato, e che hanno perso la vita nell’incidente: se trovate un minuto, dite una preghiera per loro.
A presto!
Chiara
La storia inizia nel lontano mese di gennaio (o forse ancora prima) quando confabulando con don Roberto (il curato dell’Oratorio di Calolzio, nonché un Amico) inizia a prendere corpo l’idea di realizzare un sogno a lungo tenuto nel cassetto: percorrere a piedi un tratto del Cammino di Santiago de Compostela, per la precisione 190 Km da Villafranca del Bierzo a Santiago appunto.
Per chi non lo conoscesse: il Cammino di Santiago è uno dei più antichi cammini di pellegrinaggio che con diversi percorsi, tra cui il più famoso è il cammino Francese, attraversa la Spagna per arrivare a Santiago dove sorge la basilica con la tomba dell’apostolo Giacomo (maggiori info su http://www.pellegrinando.it/ )
L’idea di intraprendere questo viaggio c’era da tantissimo, finalmente avevo trovato un compagno di viaggio e poi, dopo una ricerca tra una ristretta cerchia di amici, altri tre: Fabio (my love), Chicca e Luca.
Trascorrono i mesi, si parla tanto, si studiano guide, si cerca materiale, si parla con don Roberto che ha già percorso una parte del cammino prima di arrivare a Calolzio e quindi sarà la nostra guida esperta…Il sogno sembra sempre più vicino ma, a giugno, il primo intoppo: causa test di ammissione all’Università Chicca e Luca danno forfait!
Siamo rimasti solo in tre: cosa facciamo? Si va? Certo che si va!!!
Il 04 giugno, in casa del Don, mentre fuori imperversa la festa dell’Oratorio e mille persone vanno avanti e indietro, finalmente prenotiamo il viaggio… Altro che i pellegrini medioevali che partivano senza sapere se sarebbero tornati!!! Noi prenotiamo non solo l’aereo ma persino gli autobus scegliendo i posti (potenza del web!)
Passa un mese, si consulta altro materiale, si inizia ad andare a camminare in montagna per farsi le gambe e il fiato, si compra l’attrezzatura (per due settimane dovremo portare tutta la nostra vita sulle spalle in uno zaino che speriamo di far passare come bagaglio a mano… arg!)
Passa un altro mese, mini riunione con cena a casa del Don (nostro punto di ritrovo strategico) per definire le ultime questioni logistiche. Tutto ok: si parte il 20 agosto!!!!
E qui arriva la parte triste della storia…
Sabato 16 agosto ricevo una delle più brutte telefonate della mia vita: don Roberto è malato, polmonite atipica, e quindi non può partire…
Mi viene da piangere… Siamo rimasti solo in due: cosa facciamo? Si va? Certo che si va!!!
Io e Fabio soli, all’avventura.
Finalmente arriva il gran giorno, mercoledì 20 agosto.
Lo zaino è pronto.
Causa disguidi vari, che alla luce di quanto successo dopo sono nulla, partenza all’ora di pranzo per prendere il treno che ci porterà all’aeroporto. Sul treno un po’ di paura c’è: riusciremo a camminare per tutti quei chilometri? E gli ostelli come saranno? Ma la felicità è troppo grande per lasciarsi spaventare da queste cose.
Siamo in aeroporto… il volo è un po’ in ritardo… mannaggia! Speriamo di riuscire a prendere la coincidenza con l’autobus a Madrid!… suona il telefono… Renata ci informa che a Madrid è successo un terribile incidente aereo… volo cancellato… rientro a casa a tarda notte… un sogno svanito…
È durato poche ore ma è stato comunque bello… È stato bello sapere che Fabio sarebbe partito con me per questo viaggio anche se in realtà non era la sua vacanza ideale…. È stato bello pensare di poter trascorrere qualche giorno con don Roberto che tra poco lascerà Calolzio e non rivedremo per chissà quanto tempo… È stato bello credere anche se solo per poche ore che uno dei miei sogni si sarebbe realizzato…
La tristezza è tanta ma bisogna pensare a quelle povere persone che stavano anche loro partendo per un viaggio, magari tanto a lungo sognato, e che hanno perso la vita nell’incidente: se trovate un minuto, dite una preghiera per loro.
A presto!
Chiara
ATTEMPT OF TRAVEL TO SANTIAGO DE COMPOSTELA
Today I'll tell you a story, a little sad, but still beautiful ...
The story begins on January (or maybe before) when, talking with Don Roberto (priest of Calolzio and also a Friend), starts the idea of making a dream come true: walking a stretch of the Camino de Santiago de Compostela, from Villafranca del Bierzo to Santiago, 190 km. For those who don't know: The Way of Saint James is one of the oldest ways of pilgrimage of the world(more informations on http://www.pellegrinando.it/)
I had the idea to undertake this trip from many years, I finally found a traveling companion and then, after a search among a close circle of friends, the other three: Fabio (my love), Luca and Chicca.
In following months, we talk so much, we read books, we talked with Don Roberto that has already come a part of the journey before reaching Calolzio and for this reason will be our guide ... The dream seems become truth, but In June, the first hitch: because of problems with University Chicca and Luke renounced!
We were only three: what do we do? Do we go? Yes, of course!
On 04 June, finally we booked the trip ... Medieval pilgrims leaved without knowing whether it would come back! We not only book the plane but even choosing the bus seats! (power of the Web!)
Skip a month, We consulted other books and websites, we started training on walking, we buy equipment (for two weeks we will have to bring our whole life in a backpack that we hope to pass as hand luggage on the airplain ... arg!)
Skip another month, meeting with dinner at Don Roberto's house (our strategic meeting point) to define the latest logistics. Everything ok: we will leave on August 20th!
And here comes the sad part of history ...
Saturday, August 16th, I received one of the most unpleasant phone calls of my life: Don Roberto is sick, atypical pneumonia, and therefore can not leave...
We were just two: what do we do? Do we go? Yes, of course! Fabio, I and alone the adventure.
Finally comes the big day, Wednesday, August 20th.
The backpack is ready.
We leaved at 12AM to catch the train that will take us to the airport. On the train a little fear: how we can walk for all those kilometers? And how will be the hostels? But happiness is too great to let himself be frightened by these things.
We are at the airport ... the flight is a bit late! We hope to be able to make the connection with the bus in Madrid ... the phone rings ... Renata (Fabio's mother) tells us that in Madrid happened a terrible plane crash ... ... canceled flight... back home late at night ... a dream vanished ...
It lasted a few hours but it was beautiful ... It was nice to know that Fabio would leave with me for this trip (although in reality it was not his ideal holiday) .... It was nice to hope for a moment that we could spend a few days with Don Roberto who will leave Calolzio soon ... It was nice to believe, even if only for a few hours, that one of my dreams would come truth...
The sorrow is great but we must think of those poor people who were also leaving for a trip and who have lost their lives in the crash. Please, if you can, say a prayer for them.
See you soon! Chiara
The story begins on January (or maybe before) when, talking with Don Roberto (priest of Calolzio and also a Friend), starts the idea of making a dream come true: walking a stretch of the Camino de Santiago de Compostela, from Villafranca del Bierzo to Santiago, 190 km. For those who don't know: The Way of Saint James is one of the oldest ways of pilgrimage of the world(more informations on http://www.pellegrinando.it/)
I had the idea to undertake this trip from many years, I finally found a traveling companion and then, after a search among a close circle of friends, the other three: Fabio (my love), Luca and Chicca.
In following months, we talk so much, we read books, we talked with Don Roberto that has already come a part of the journey before reaching Calolzio and for this reason will be our guide ... The dream seems become truth, but In June, the first hitch: because of problems with University Chicca and Luke renounced!
We were only three: what do we do? Do we go? Yes, of course!
On 04 June, finally we booked the trip ... Medieval pilgrims leaved without knowing whether it would come back! We not only book the plane but even choosing the bus seats! (power of the Web!)
Skip a month, We consulted other books and websites, we started training on walking, we buy equipment (for two weeks we will have to bring our whole life in a backpack that we hope to pass as hand luggage on the airplain ... arg!)
Skip another month, meeting with dinner at Don Roberto's house (our strategic meeting point) to define the latest logistics. Everything ok: we will leave on August 20th!
And here comes the sad part of history ...
Saturday, August 16th, I received one of the most unpleasant phone calls of my life: Don Roberto is sick, atypical pneumonia, and therefore can not leave...
We were just two: what do we do? Do we go? Yes, of course! Fabio, I and alone the adventure.
Finally comes the big day, Wednesday, August 20th.
The backpack is ready.
We leaved at 12AM to catch the train that will take us to the airport. On the train a little fear: how we can walk for all those kilometers? And how will be the hostels? But happiness is too great to let himself be frightened by these things.
We are at the airport ... the flight is a bit late! We hope to be able to make the connection with the bus in Madrid ... the phone rings ... Renata (Fabio's mother) tells us that in Madrid happened a terrible plane crash ... ... canceled flight... back home late at night ... a dream vanished ...
It lasted a few hours but it was beautiful ... It was nice to know that Fabio would leave with me for this trip (although in reality it was not his ideal holiday) .... It was nice to hope for a moment that we could spend a few days with Don Roberto who will leave Calolzio soon ... It was nice to believe, even if only for a few hours, that one of my dreams would come truth...
The sorrow is great but we must think of those poor people who were also leaving for a trip and who have lost their lives in the crash. Please, if you can, say a prayer for them.
See you soon! Chiara
Le parole che hai scritto sono davvero toccanti (soprattutto alla fine)... la tristezza è tanta ma vedrai che, alla fine, il sogno si realizzerà, credici!!!
RispondiEliminabeh...nulla è perduto, anzi direi che ora siamo pronti in qualsiasi momento a partire...dentro di noi ha preso posseso il desiderio permamente di essere in cammino...e questo virus ci rimarrà per sempre...per ogni cosa che faremo nella nosta vita...chi si ferma è perduto!!!!!!
RispondiEliminaNoti preoccupare Chiara il desiderio è così forte che si realizzerà anhce io Paolo e la ciurma lo vorremmo fare... chissà magari potrebbe essere l'occasione buona... non si sà mai... sono felice di averti incontrata in questo mondo virtuale ti sento molto vicina per idee e pensieri... un abbraccio Ely
RispondiElimina